Nel 1964 il violinista ungherese Sandor Vegh s’innamorò della chiesa dei Corallini e della straordinaria acustica del luogo e convinse l’Amministrazione comunale a lanciarsi in un’impresa che sembrava titanica e che è divenuta uno dei festival estivi più famosi e longevi del panorama nazionale.
Sul palco-sagrato del Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo, dominato dai tenui colori pastello e dagli stucchi rococò della facciata della chiesa di San Giovanni Battista, hanno suonato tutti i grandi della musica classica e non solo le stelle di casa nostra, da Uto Ughi a Benedetto Michelangeli, da Salvatore Accardo e Severino Gazzelloni. Negli anni, il rapporto tra Cervo e la musica si è fatto più stretto e fruttuoso, con altri festival satelliti, dedicati a specifici strumenti e generi musicali, e soprattutto con l’Accademia estiva che grazie al prestigio dei maestri e alla bellezza del borgo richiama da quasi vent’anni centinaia di giovani musicisti da tutto il mondo.